JEMORE

SOSTENIBILITÁ AMBIENTALE,
UNA SCELTA DI VITA
ORMAI INDISPENSABILE.

Uno dei temi che sta più a cuore alla nostra associazione è sicuramente la sostenibilità. Argomento spinoso di cui non è facile parlare in maniera chiara e diretta, senza cadere nei luoghi comuni. Viviamo nell’era del progresso e, soprattutto noi giovani, crediamo fortemente che, grazie agli innumerevoli strumenti di cui disponiamo e all’impegno collettivo, sia possibile attuare un progetto di salvaguardia del nostro pianeta, che rispetti  l’ambiente e la natura che ci circondano. 

L’impegno di JEMORE

A questo riguardo, in questi giorni, abbiamo pubblicato sulla nostra pagina Instagram due post che puntano i riflettori sulla ricorrente vicenda dell’inquinamento e riciclo di materiali plastici. Crediamo fortemente nel potere della comunicazione e della condivisione, e riteniamo sia nostro dovere informarci e informare su tematiche così importanti e delicate. 

Siamo coscienti poi che l’impegno per l’ambiente non può e non deve concludersi qui. In un periodo come questo non è più possibile girarsi dall’altra parte quando si parla di questione ambientale. Proprio noi giovani dobbiamo esserne consapevoli e coinvolti in prima linea nella lotta all’inquinamento e al cambiamento climatico. Per questo, la tematica della sostenibilità ci riguarda da vicino e ci vede protagonisti: alcuni dei nostri soci sono impegnati nella divulgazione sulle tematiche ambientali, molti altri invece prendono parte attivamente nel loro tempo libero ad attività volte alla tutela dell’ambiente, da compagne di raccolta della plastica all’adozione di soluzioni zero-waste… ma di questo riveleremo di più nei prossimi articoli!

Le date “green” da ricordare

Sabato 3 luglio ricorreva l‘International Plastic Bag Free Day, una giornata di sensibilizzazione ideata per incoraggiare l’adozione di uno stile di vita più sostenibile e plastic-free. 

Istituito già 12 anni fa, la ricorrenza nasce con l’obiettivo preciso di sensibilizzare l’uomo verso comportamenti e stili di vita più sostenibili in tutela della natura.  Ma come raggiungere tale obiettivo? 

Un ottimo inizio sarebbe eliminare le buste realizzate con materiali plastici. Il Plastic Bag Free Day si propone proprio di cambiare questa errata abitudine, che ha un impatto altamente inquinante e di cui  pochi sembrano essere realmente consapevoli.

Altra data a tema “green” è quella di oggi, 5 Luglio, in cui si celebra la Giornata di azione europea raccolta coperchi di plastica. 

Anche questa ricorrenza è nata con l’obiettivo di sensibilizzare sul preoccupante tema dell’inquinamento da prodotti di plastica.

Ma perchè istituire giornate dedicate alla sensibilizzazione? 

Qualche numero: il 95% dei rifiuti presenti nel Mar Mediterraneo è composto da materiali plastici. Ogni anno i nostri mari raccolgono più di 12 milioni di tonnellate di plastica, con gravi danni per la flora, la fauna e l’intero ecosistema marino. Questi numeri impressionanti sono facilmente giustificati dall’uso spropositato che si fa di questi materiali.

Ma perché la plastica è un problema? Perché in media non viene utilizzata per più di 15 minuti, è monouso e ci vogliono circa 200 anni per il suo smaltimento, inoltre inquina l’ambiente ed è fra le principali cause della morte degli animali marini. 

É proprio per invertire questa tendenza, dunque, che sono nate giornate così significative come l’International Plastic Bag Free Day e la giornata per la raccolta dei coperchi di plastica. 

E allora perchè non facciamo scelte più sostenibili?

Molte  ricerche sostengono che non vi sia una questione di menefreghismo o scarso senso civico alla base del problema. Anzi, le persone sono consapevoli dei danni causati dall’utilizzo e successivo smaltimento della plastica, semplicemente sembra troppo difficile cambiare le proprie abitudini.

C’è ancora speranza

Per fortuna, però, negli ultimi anni una sempre più crescente parte della popolazione si è spesa per portare alla luce il problema, e sono stati presi dei provvedimenti: nel 2015 la Commissione Europea ha deciso di adottare un piano di azione per un’economia circolare. A supporto di questa decisione sono nate diverse iniziative, come le due di cui stiamo parlando in questo articolo. 

Tornando brevemente alla ricorrenza di oggi, analogamente a quella di due giorni fa, l’incoraggiamento è quello di abolire, o comunque ridurre, l’utilizzo di prodotti monouso, causa principale dell’inquinamento da materiali plastici. Anche qui vogliamo fornirvi qualche numero: il 43% dei rifiuti marini è composto da 10 diversi tipi di articoli monouso, e parliamo di contenitori alimentari, posate, piatti, cotton fioc, cannucce, imballaggi e ancora bottiglie, buste della spesa, tazze e coperchi.

Notoriamente, i fast food sono l’emblema dell’usa e getta. Per questa ragione McDonald’s ha recentemente lanciato Better M, un progetto che si propone di abolire dai propri stores l’uso di cannucce e coperchi di plastica per le bevande, assumendo così una posizione e lanciando un messaggio decisamente eco-friendly. 

Ora tocca a noi!

L’invito che vogliamo proporre con questo articolo è quello di riflettere maggiormente sulle nostre azioni. Quelle di cui abbiamo parlato poco fa possono sembrare scelte banali, come il preferire una borsa di tela a un sacchetto di plastica, o partecipare a una raccolta di rifiuti. In realtà sono tutti piccoli-grandi gesti che aiutano a migliorare il nostro quotidiano e a salvaguardare il nostro pianeta. L’attivismo e la partecipazione di noi tutti ad iniziative di questo tipo è estremamente importante, sia dal punto di vista etico che sociale poiché l’inquinamento da materiali plastici è un problema serio e non può essere ignorato.

Se, come abbiamo detto prima, le abitudini sono difficili da cambiare, creiamone di nuove, più responsabili e sostenibili, così che ognuno di noi possa, nel suo piccolo, fare la differenza. 


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