JEMORE

Farsi notare (e fare fortuna)
in un mondo tutto marrone

La mucca viola, acclamato best seller di Seth Godin, è un celebre libro nel panorama del marketing, perfetto per chiunque cerchi la chiave per muoversi correttamente e distinguersi nel complesso mondo del mercato. 

Seth Godin, autore di diversi volumi, è anche un affermato imprenditore americano, ha partecipato a diversi Ted Talks ed è famoso per aver proposto concetti innovativi come il direct, il viral e il permission marketing. Tutti approcci e teorie che hanno radicalmente mutato la fase operativa delle principali attività di marketing, dalla produzione fino al momento successivo alla conclusione della vendita di un prodotto. 

Al giorno d’oggi non è più sufficiente essere “semplicemente’’ imprenditori. Bisogna essere in grado di agire anche come un uomo di marketing o, come – volgarmente – preferiamo noi, “markettaro’’. 



Trama 

La mucca viola ha una trama abbastanza semplice, che si snoda intorno al concetto dell’unicità, dell’essere straordinari. Infatti, secondo l’autore, per potersi distinguere sul mercato è necessario aggiungere la propria personalità e unicità alle altre soft skills. È necessario essere “la mucca viola’’ in mezzo alla mandria di mucche marroni. È necessario farsi notare, in modo banale e semplice. Questo, in sintesi, è il succo di questo libro. 

Essere una mucca viola (distinguersi), è però un’operazione tutt’altro che facile. 

Distinguersi, e di conseguenza affermarsi, richiede che si conosca in primis il proprio mercato di riferimento e i gusti, le preferenze e i pensieri del target di clienti a cui si intende rivolgersi. A tal proposito, l’autore suggerisce una tecnica che potrebbe sembrare scontata ma che, il più delle volte, viene “presa alla leggera’’ o addirittura ignorata: bisogna trovare una nicchia, una parte piccola e particolare del mercato, e in essa cercare il proprio pubblico. Se poi non si ha a disposizione, nel proprio portfolio, un prodotto adatto alla nicchia individuata, beh tanto meglio: si andrà a crearne uno nuovo, pensato ad hoc per lo stretto target di riferimento. 

Al giorno d’oggi è veramente difficile poter colpire la propria audience. Ognuno di noi riceve ogni giorno centinaia di stimoli ed input, specialmente attraverso i social, i giornali, la televisione, i podcast e tutti i principali canali di comunicazione. Prima era molto più semplice: per lanciare un nuovo prodotto era sufficiente pagare gli spazi pubblicitari a disposizione e, chi se li poteva permettere, “aveva già vinto’’. Oggi, al contrario, possiamo parlare di “sovraffollamento’’ degli spazi pubblicitari, come se si soffrisse di una specie di “horror vacui’’ per cui non vi può essere nemmeno uno spazio vuoto. 

Ecco dunque che in questo marasma – quale è il moderno mercato economico – è indispensabile pagare, e soprattutto ripagare, l’attenzione e la fiducia che i clienti – potenziali e non – rivolgono continuamente alle aziende. La chiave di tutto sta dunque nello scatenare quell’effetto “wow’’ e di stupore – come quello che ci colpirebbe nel vedere una mucca viola fra tante mucche marroni – e nell’uscire dall’ordinario. Bisogna, perciò, pensare “out of the box’’ e presentarsi in modo originale ed autentico, rompendo gli schemi del passato. 

Il pensiero alla base della creazione della mucca viola è che “il contrario di straordinario è ottimo’’ (cit.): infatti, oggi, il mercato è pieno zeppo, se non saturo, di prodotti perfetti, ottimi. La perfezione, l’eccellenza, ormai date per scontate, devono cedere il posto all’originalità e all’unicità. 

Il libro non rivela una formula magica per la creazione dell’originalità. Tuttavia, indica in modo dettagliato un processo a tappe che, se attuato, non potrà altro che portare alla propria mucca viola. Ripercorriamolo insieme:

  1. Dopo aver fatto una buona impressione sulle persone con le quali si interagisce, si chiede il permesso di comunicare loro ciò che si ha da dire ed offrire (ecco il permission marketing a cui facevamo riferimento prima).
  2. Tra i propri “followers’’ (nel senso più puro, seguaci) è necessario identificare un gruppo ristretto a cui far provare in esclusiva la propria novità di mercato (i famosi “starnutitori’’ a cui si riferisce Godin lungo il testo, che, come con un normale raffreddore, diffonderanno la novità a tutti gli altri consumatori).
  3. È dunque necessario equipaggiare questi starnutitori coi mezzi necessari per diffondere la novità di cui si sono resi portavoce, e coinvolgerli nel processo aziendale.
  4. Creata la mucca viola, ovvero la novità, bisogna applicarsi per crearne una nuova, o una variante della prima, in modo da poter ampliare le proprie potenzialità nel mercato.
  5. Infine è necessario reinvestire. Quest’ultima operazione, ripetuta – potenzialmente – all’infinito, è la vera chiave per il successo della mucca viola.



A chi lo consigliamo? 

La mucca viola è particolarmente adatto a tutti coloro che sono alla ricerca di un modo per rilanciare e rivalutare il proprio business, bloccato nelle difficoltà del mercato moderno o che non è mai veramente decollato. È indicato anche per chiunque insegua una carriera da imprenditore o voglia scoprire il modo migliore per posizionare un nuovo brand sul mercato e identificare la propria nicchia di riferimento. Infine, lo consigliamo a tutti coloro che amano leggere: è un libro veramente semplice ma allo stesso tempo avvincente; lo stile accattivante, la ricchezza di massime e frasi fatte, e la presenza di numerosi ‘’case studies’’ rendono il testo una vera fonte di ispirazione, pragmatica ed attuale.  

 

La nostra riflessione 

Spesso viene chiesto di riassumere un libro, un film o un’esperienza con una parola sola, una massima o al limite una frase. Pensando a La mucca viola, non ci sono dubbi. Se dovessimo riassumerla “in a nutshell’’, diremmo: ESSERE STRAORDINARI. Straordinario proprio nel suo senso primordiale: STRA-ORDINARIO, extra-ordinario, che evade l’ordinario. Potrebbe sembrare una frase preconfezionata, o comunque molto scontata e banale. In parte è vero. Allo stesso tempo, però, è vero che, al giorno d’oggi, è sempre più difficile essere straordinari. Lungi da noi imbastire un discorso su tutte le battaglie sociali che si stanno portando avanti per l’affermazione delle prerogative e peculiarità di tutte le persone, non è questa la sede. Ad ogni modo, nel mondo in cui viviamo oggigiorno, è complicato riuscire a ritagliarsi il proprio spazio: spesso per paura del giudizio altrui, spesso perché non ci si sente all’altezza, per mancanza di fiducia in sé stessi, la lista è infinita. Ecco dunque che l’invito che Godin ci offre con questo libro è: sii semplice ma per nulla scontato. Grazie alla lettura di questo libro, tutti possono scoprire che la creazione di questa mucca viola non è un’utopia, riservata solo alle menti più brillanti. Ognuno di noi, infatti, può far valere la propria idea, distinguersi ed emergere in mezzo alla folla, dimostrando la propria originalità.

Brain storming 

Per concludere questa nostra “recensione’’, vogliamo lasciarvi con le due frasi che ci hanno maggiormente colpito di tutto il libro.

Il contrario di straordinario è ottimo”

 

“La cosa veramente rischiosa è essere prudenti’’ 

 

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A cura di Redazione
Testo Filippo Borsieri
Revisione: Isabella Marcosano
Grafiche: Federica Sabbatini, Omar Hammami