Riprendendo la nostra rubrica Instagram, JEMORE TI CONSIGLIA, vogliamo cogliere l’occasione per approfondire un film che vi abbiamo suggerito un po’ di tempo fa, e quale posto migliore se non il nostro blog?
Il Diritto di Contare, film drammatico del 2017, racconta la vera storia di Katherine Johnson, Dorothy Vaugh e Mary Jackson, tre scienziate afro-americane che hanno completamente rivoluzionato gli studi della NASA. Il grande successo del film, acclamato sia dal pubblico che dalla critica, lo ha blasonato con 3 candidature ai Golden Globes, 3 candidature agli Oscars, 1 candidatura ai BAFTA e altre 3 ai Critics Choice Awards; inoltre, in Italia, la pellicola ha incassato ben 2,9 milioni di euro al Box Office.
Vediamo meglio insieme di cosa tratta.
La trama
La critica acclama questo film come una “parabola di emancipazione femminile” che va a sfogliare una pagina sconosciuta della storia della NASA.
L’ambientazione è la Virginia segregazionista degli anni ‘60, siamo in pieno Boom economico e la legge non permette ai neri di vivere insieme ai bianchi: infatti, mense, uffici, sale d’attesa e mezzi pubblici sono ancora rigorosamente separati. Naturalmente, anche la NASA non fa eccezioni. I suoi lavoratori sono divisi per “colore della pelle”: i neri hanno i loro bagni, situati in un’area lontana dal resto dell’impianto, consumano i loro pasti separati dai colleghi bianchi, e vengono ripetutamente sfruttati e disprezzati.
Katherine Johnson, Dorothy Vaughen e Mary Jackson lavorano nel prestigioso impianto della NASA dando un importantissimo contributo al lancio – prima in orbita e poi sulla Luna – del primo uomo. Le tre donne, rispettivamente matematica, supervisor di un team di ‘’calcolatrici’’ ed ingegnere, lottano quotidianamente contro le discriminazioni (sono tutte donne di colore), riuscendo pian piano ad imporsi sull’arroganza e spavalderia di colleghi e superiori.
Relegate nell’ala ovest dell’edificio in cui lavorano, poco alla volta riescono ad abbattere le barriere razziali dell’epoca, con la grazia e la competenza che contraddistinguono donne determinate come loro.
Cosa ne pensiamo
Troppo spesso si pensa che dietro queste grandi aziende aerospaziali vi siano solo uomini – magari bianchi -, che gli astronauti siano tutti dei “lui” e che non vi sia spazio in imprese di questo tipo per qualche quota rosa. Il film di Theodore Melfi ci dimostra esattamente il contrario, sfogliando una pagina fino a poco tempo fa lasciata completamente bianca nella storia dell’industria aerospaziale: il grande contributo che tre donne di colore sono riuscite a dare per la realizzazione di un’operazione quale l’allunaggio degli anni ’60.
Se da una parte la storia – il contributo delle tre scienziate afro-americane alla conquista dello spazio – è del tutto nuova, d’altro canto il modo in cui viene narrata è abbastanza convenzionale, ma non per questo meno avvincente ed appassionante.
Il Diritto di Contare inscena in modo diretto ed efficace il razzismo ed il sessismo tipico dei bianchi (di quell’epoca) concentrandosi su drammi taciti e spesso ignorati che permettono di far progredire la storia. La pellicola segue dunque la storia dell’esplorazione americana dello spazio dal punto di vista di tre “eroine” determinate a guadagnarsi il proprio posto nel mondo.
A chi lo consigliamo
Il Diritto di Contare è un film davvero appassionante e piacevole. Melfi ha avuto la capacità di portare sulla scena temi estremamente delicati, quali il razzismo e il sessismo, “colorandoli” grazie al buon umore e al savoir faire delle tre protagoniste che mai si scoraggiano e, gradualmente, riescono a farsi valere in un mondo pieno di porte chiuse. L’interpretazione magistrale delle tre attrici, Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monàe, innalza ulteriormente la riuscita dell’intera storia, donandoci un risultato eccellente. Dunque, per le tematiche affrontate, l’attualità dell’argomento, e la magistrale esecuzione, Il Diritto di Contare è un film adatto a tutti, dai veri appassionati del grande schermo a coloro che cercano un film interessante ma allo stesso tempo non particolarmente impegnativo.
Abbiamo ritenuto giusto dedicare maggiore spazio a questo film, date le tematiche affrontate che, purtroppo, sono ancora estremamente attuali. Speriamo dunque di avervi dato qualche informazione in più e di avervi incuriositi ancora maggiormente. Se vi siete persi le stories dedicate, correte negli HIGHLIGHTS del nostro profilo Instagram! Per tutto il resto, continuate a seguire la nostra community e non perdetevi nemmeno un momento di quello che succede all’interno della nostra associazione.
A cura di Redazione
Testo: Filippo Borsieri
Revisione: Omar Hammami
Grafiche: Isabella Marcosano