JEMORE

In questa giornata Mondiale dell’abilità della Gioventù rinnoviamo la nostra determinazione a investire di più nelle capacità e abilità dei nostri giovani. Quando lo facciamo, essi possono meglio far avanzare la missione più ampia delle Nazioni Unite per la Pace, lo Sviluppo sostenibile ed i Diritti Umani per tutti” 

– Ban Ki-moon, ex Segretario Generale dell’ONU.

Introdotta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2014, la Giornata mondiale delle capacità dei giovani (World Youth Skills Day) si concentra sull’importanza di affrontare le sfide della disoccupazione dotando i giovani di competenze per l’impiego e l’imprenditorialità.

PERCHÉ NE PARLIAMO?
Come raccontavamo nell’articolo precedente, JEMORE nasce dall’impegno di giovani studenti intraprendenti, volenterosi di acquisire nuove competenze attraverso la realizzazione di progetti durante il percorso universitario. Dunque, come associazione ci sentiamo quanto mai vicini a questa giornata che ci invita a riflettere sul valore dei giovani e quindi delle realtà come quella delle Junior Enterprise. 

ABBIAMO DAVVERO BISOGNO DI QUESTA GIORNATA?
Non è raro al giorno d’oggi sentir parlare di “mismatching” o “skills gap”. Capita spessissimo di ascoltare storie di giovani performanti, laureati nei tempi previsti e con il massimo dei voti ma che faticano ad entrare nel mondo del lavoro e cominciare la loro carriera professionale. Tutto ciò suggerisce quanto sia sempre più evidente il divario tra la formazione universitaria e il mercato del lavoro, soprattutto per le nuove professioni digitali. Oggi, infatti, per stare al passo bisogna necessariamente che i giovani si mettano in gioco, che sviluppino le soft skills più richieste e competenze utili tramite esperienze stimolanti fuori dai contesti tradizionali.

Come ogni anno questa ricorrenza rappresenta un’opportunità unica di dialogo tra i giovani, le istituzioni di istruzione e formazione ed enti pubblici e privati al fine di riconoscere e celebrare l’importanza di dotare i giovani di tutte le competenze necessarie a trovare un posto nella società e contribuire allo sviluppo della stessa.

NUOVE SFIDE IN UNA SOCIETÀ POST-COVID
Già nel 2020 il tema era “Competenze per una gioventù resiliente”, e ad un anno di distanza, nel 2021, la Giornata Mondiale delle Capacità dei Giovani si svolgerà di nuovo in un contesto impegnativo.
Se prima della pandemia, i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni avevano tre volte più probabilità di essere disoccupati rispetto agli adulti, attualmente, più di 1 giovane su 6 è senza lavoro a causa del COVID-19. La pandemia e i blocchi tra cui la chiusura di scuole e luoghi di lavoro hanno portato a perdite notevoli per l’apprendimento e la formazione. Secondo le previsioni, il periodo di transizione scuola-lavoro sarà più lungo ed incerto per i giovani di oggi, che dovranno essere pronti ad affrontare un mondo lavorativo permeato da disoccupazione dilagante. Senza contare altri problemi legati alle remunerazioni basse e alle disuguaglianze, presenti nel mercato del lavoro.

Secondo l’ultimo rapporto ILO (International Labour Organization) “Global Employment Trends for Youth 2020: Technology and the future of jobs”, dal 2017 si è registrata un aumento significativo dei cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, né si formano. 

Nel 2016 i giovani classificati come NEET erano circa 259 milioni, nel 2019 il numero è salito a circa 267 milioni e si prevede che continuerà a salire a circa 273 milioni nel 2021.
E in Italia? Nel 2019, i NEET italiani comprendevano circa 2 milioni di giovani. Secondo i dati dell’Eurostat, si tratta di un triste primato italiano nell’Unione Europea con una percentuale del 23,8%, circa 10 punti superiori alla media UE.⁣

Non sorprende, quindi, che una sezione all’interno dell’Agenda 2030 sia dedicata ai giovani in rapporto al mercato del lavoro. Il lavoro dignitoso, insieme alla crescita economica, sono stati indicati tra i principali obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda, che evidenzia la necessità di creare più di 600 milioni di nuovi posti di lavoro per tenere il passo con la crescita della popolazione in età lavorativa.

COSA SI È FATTO DI CONCRETO FINORA?
Nel 2006, gli organi dell’Unione Europea hanno delineato otto “competenze chiave”, cioè una combinazione di “conoscenze, abilità e atteggiamenti” indispensabili ad ognuno per far fronte alle sfide della globalizzazione e adattarsi alle attuali trasformazioni sociali ed economiche. Le più rilevanti sono sicuramente: la competenza multilinguistica, la competenza digitale e quella imprenditoriale. Inoltre hanno invitato i singoli Stati Membri ad elaborare un piano che garantisca l’acquisizione di tali competenze in ambienti di educazione formale e informale.

Giornate di sensibilizzazione come questa fanno luce su uno dei molti problemi sociali e tentano di trovare una soluzione ad essi. Capire, oggi, ciò che serve e funziona per sostenere i giovani nel mercato del lavoro di domani è l’obiettivo prefissato dall’ONU. 

La giornata mondiale delle capacità dei giovani 2021 mira a celebrare la resilienza e la creatività dei giovani durante la crisi. Infatti, mai come negli ultimi tempi, i ragazzi sono stati  chiamati ad adattarsi con flessibilità alle difficoltà future e a contribuire alla creazione delle società sostenibili e inclusive del domani.

E tu, quali pensi siano le competenze indispensabili per i giovani al giorno d’oggi?
Abbiamo parlato di questa ricorrenza anche nel nostro ultimo post, se te lo sei perso visita la nostra pagina Instagram e interagisci con la nostra community!


A cura di Redazione

Testo: Isabella Marcosano
Revisione: Beatrice Di Stefano
Grafiche: Filippo Borsieri