Nell’articolo del 29 settembre scorso vi abbiamo presentato l’organizzazione del nostro recruitment: quali sono le 4 fasi che lo compongono, i requisiti necessari per entrare a far parte dell’associazione e i principali obbiettivi che caratterizzano questo percorso.
Oggi torniamo a parlare in modo più approfondito della terza fase del recruitment, l’ultimo importante step – prima del periodo di prova – da “superare” per dimostrarci una volta per tutte che siete le persone adatte per JEMORE.
La fase calda del recruitment
Prima di inoltrarci nell’argomento, è doveroso fare una puntualizzazione: ogni fase, dalla candidatura fino al termine del periodo di prova, è estremamente importante. In primis per i candidati, che devono rimanere fedeli a sé stessi, sempre motivati e partecipativi in ogni singolo step. In secondo luogo, per i soci già presenti in associazione, e in particolare coloro che seguono le candidature, per riuscire a delineare i profili migliori e più meritevoli.
Se vi è arrivata la convocazione al colloquio di gruppo, sicuramente ci avete colpiti durante quello individuale: infatti cerchiamo persone determinate, preparate e che possano dare un valore aggiunto a JEMORE; non per forza in termini di competenze, come abbiamo ribadito più volte non è necessario avere numerose (o alcuna) esperienze lavorative alle spalle… in fondo siamo tutti qui per crescere ed imparare.
Ad ogni modo, il VERO momento del recruitment è proprio questo. Durante il colloquio di gruppo, i candidati vengono suddivisi in piccoli team – di 3 o 4 persone – e viene presentato loro un case study da “risolvere”. Non entreremo troppo nel dettaglio dei singoli case studies: sono semplici esempi di casi aziendali, problemi e dinamiche che possiamo trovare quotidianamente in ogni compagnia o associazione.
I candidati si trovano, molto probabilmente, per la prima volta a collaborare tra loro, senza aver nessuna informazione sugli altri componenti del gruppo. L’obiettivo è dunque quello di verificare come ognuno riesca a gestire il lavoro di squadra, le proprie conoscenze e quelle altrui per giungere alla miglior soluzione, rispettando la consegna e le tempistiche.
Un colloquio diverso dal solito
Per convenzione siamo abituati a pensare ai colloqui di assunzione come incontri individuali, face-to-face, nei quali si viene bombardati di domande alle quali si cerca di fornire risposte adeguate ed esaustive.
Sicuramente è il modo più comune e diretto con il quale mettere alla prova un candidato.
JEMORE però è un percorso di crescita: ogni associato entra con le sue prerogative e ne esce arricchito e più consapevole delle proprie capacità. Per questo, per noi, il colloquio individuale è sì importante, ma è in quello di gruppo che riteniamo risieda la chiave per capire davvero se il candidato sia la persona adatta o meno alla nostra associazione.
In fondo, quanto viene proposto in questo terzo step, si avvicina molto alla vita in associazione: in JEMORE siamo costantemente in contatto con i nostri soci, facciamo call e incontri periodici, ci interfacciamo con problemi e sfide che ci vengono richieste dai nostri clienti e, spesso, ne intraprendiamo anche di personali, interne, per continuare a migliorarci ed innalzare i nostri standard.
Il colloquio di gruppo, dunque, immerge i candidati nel clima associativo, soprattutto dei primi mesi, in cui si è costantemente incoraggiati a conoscere persone, creare nuovi rapporti e farsi conoscere.
Come ci si prepara, dunque, a un colloquio di questo tipo?
Il colloquio di gruppo è sicuramente una fase importante, se non la più importante, nella scelta di quelle che saranno le nuove risorse ad entrare a far parte di JEMORE. Non è nulla di impossibile, ma va affrontato con serietà.
Alla base di questo step vi è comunque un criterio di selezione: le candidature che riceviamo ad ogni recruitment eccedono sempre il numero di posti disponibili. Per cui è indispensabile che ogni candidato si presenti motivato e riesca a trasmettere la propria personalità. Come già ripetuto, non servono spiccate doti informatiche, né solide conoscenze in campo economico o finanziario. Quello che cerchiamo in ognuno di voi è la motivazione, la voglia di mettersi in gioco, di crescere e migliorare apprendendo.
Le sfide presentate durante il colloquio sono relativamente semplici: ognuno, con le proprie competenze personali, può essere in grado di risolverle. Gli elementi chiave sono: il lavoro di squadra, il confronto proattivo con gli altri componenti del team e la gestione del tempo a disposizione.
Speriamo dunque abbiate tutti l’occasione di mostrarci il vostro valore, di far emergere le vostre qualità e distinguervi. Siamo arrivati al giro di boa. Tutto quello che vi attende dal colloquio di gruppo in avanti sarà la vera vita in associazione. Tenetevi pronti, ancora un po’ di tempo e potrete ufficialmente entrare a far parte di JEMORE.
Se questa non dovesse essere la volta buona, non demordete! JEMORE è sempre alla ricerca di nuovi associati e vi aspetta al prossimo recruitment!
Un grande in bocca al lupo a tutti!
A cura di Redazione
Testo: Filippo Borsieri
Grafiche: Filippo Borsieri
Revisione: Omar Hammami