JEMORE

Continua la rubrica “BeMore: Le nostre storie” e questo mese tocca a Dario Scavino, uno dei nostri membri Senior con il percorso più longevo e articolato in associazione.  

Classe 1997, originario di Ragusa, Dario frequenta un Istituto tecnico industriale con indirizzo Chimico, ma si accorge ben presto che quella non è la sua strada, così cambia totalmente ambito scegliendo un corso triennale in Marketing e Organizzazione d’Impresa. 

Nonostante non si reputi totalmente soddisfatto dell’ambiente poco universitario offerto da Reggio Emilia, non si pente della sua scelta perché da un lato vivere da solo lo rende più indipendente, dall’altro, dice, “è stato un trampolino che mi ha fatto arrivare fin qui”.  
È proprio qui, infatti, che scopre JEMORE. 

 

LA CRESCITA IN ASSOCIAZIONE 

Viene a conoscenza di JEMORE tramite amici e colleghi universitari. “All’inizio me ne avevano parlato, ma non mi interessava.” – racconta – “Il fattore scatenante è stato sentir parlare degli eventi e delle opportunità che offrivano.” Dall’attitudine estroversa e loquace, Dario ne rimane colpito e non intende lasciarsi scappare quest’opportunità. Supera i colloqui ed entra in JEMORE a dicembre 2019 e da lì comincia la sua scalata all’interno dell’associazione.  

Ricopre il ruolo di consulente HR per 6 mesi, in cui lavora a diversi progetti. Quello che lo ha colpito di più? La scintilla scatta quando partecipa all’organizzazione della prima edizione di Students4Students: un progetto che nasce, sotto la spinta di JeItaly con l’obiettivo di far conoscere il mondo delle Junior Enterprise a studenti liceali erogando formazioni nelle scuole superiori. Oggi arrivato alla quarta edizione.  
“JEMORE allora era un decimo di quello che è oggi e quello era il mio primo vero progetto. Fu veramente bello come mi fece sentire, riuscire a insegnare qualcosa a dei ragazzini. Stavo parlando di una materia che ancora non avevo neanche passato all’università, mi fece sentire bene.” Nei mesi successivi partecipa all’organizzazione del recruitment di maggio 2020 e gestisce come PM un progetto per l’analisi del clima interno.  

Si sente pronto a dare di più all’associazione, così a settembre 2020 si candida e diventa membro del Board come International Manager e Vice Presidente. Nonostante avesse poca conoscenza del network, Dario sente che quella è la scelta giusta. Per di più dover ricoprire un ruolo come quello dell’International Manager durante una pandemia non è semplice, ma non lo ha spaventato. 

“Il COVID ci obbligava a stare chiusi in casa e JEMORE è diventato l’unico svago che avevamo, ci sentivamo spesso in chiamata e ci ha rafforzato molto a livello di gruppo nell’associazione. Non avevo mai avuto contatti con il mondo lavorativo, ritrovarmi da zero a dover gestire un’associazione che in poco tempo si è triplicata mi ha responsabilizzato tanto.”

Con il tempo ritornano anche gli eventi in presenza, che Dario ricorda come momenti particolari che porterà sempre nel cuore. Proprio partecipando al Je Italy October Meeting 2020, ne esce stimolato dal confronto e dalle idee emerse con gli altri JEurs. “Finito l’evento, mi sono messo sotto e posso dire con fierezza che JEMORE oggi è una realtà riconosciuta e riconoscibile.” Proprio in quel periodo, JEMORE subisce una crescita esponenziale e inizia ad essere riconosciuta a livello locale, dall’università e nel territorio, e a livello nazionale, dal network italiano.  


A Settembre 2021 Dario conclude il mandato da Board soddisfatto e con eccellenti risultati, ma non intende fermarsi, ricopre così il ruolo di Responsabile dell’Area HR e due mesi dopo, entra a far parte del Team di JeItaly.  

Quando gli chiediamo, per l’ennesima volta “Cosa ti ha spinto a fare ancora di più e buttarti in questa nuova avventura?” il nostro associato risponde: “Non mi sentivo mai arrivato. Avevo fatto molto ma sentivo che c’era ancora tanto da fare in associazione, c’erano ancora tante opportunità per me, non potevo fermarmi.”

 

IL RUOLO IN JEITALY 

Oggi, in JeItaly Dario ricopre il ruolo di Mentor dell’Area Enlargement, in cui si occupa di affiancare le Junior neonate nella strada iniziale da Gruppo e Junior Initiative, aiutando a sviluppare le prime attività e dando supporto strategico con l’obiettivo ultimo di diventare una JE che sia efficiente e sostenibile nel tempo

“Mi piace poter mettere a disposizione quello che ho imparato e in un certo senso rivivere ciò che ho vissuto durante il mio mandato nel Board, aiutando persone che guardano tutto questo con occhi nuovi e lo affrontano per la prima volta.” 

COSTRUIRE LEGAMI 

Un altro elemento che ha spinto il nostro associato a continuare la sua crescita sono proprio i rapporti che ha costruito. Trovare un luogo di lavoro dinamico che mette al centro la collaborazione e serenità dei dipendenti è una delle più grandi aspirazioni di noi giovani ed è proprio il tipo di ambiente che JEMORE, in quanto community, si è impegnata a creare.  

 

“Capita di ritrovarsi a lavorare con persone che nemmeno conosci e poi di diventarci amico al di fuori dell’associazione, semplicemente parlando, pianificando e gestendo le attività di tutti i giorni. Una cosa che mi porterò sempre nel cuore, sono proprio le persone che ho conosciuto in JE.” afferma Dario. 

CRESCERE A LIVELLO PERSONALE E PROFESSIONALE 

Da queste situazioni, Dario dice di aver tratto tanti insegnamenti. Oltre all’essere essere minuzioso e stare attento ai minimi dettagli, l’esperienza in JE lo ha spinto a mettersi in gioco e a credere molto di più in sé stesso. “Ora se c’è una situazione nuova in cui vedo un’opportunità, invece di valutare e ponderare, mi butto e inizio a farlo, che sia in un contesto sociale o professionale.”

Oltre a questo, lavorando in Junior, Dario ha scoperto delle nuove passioni e delle nuove strade da percorrere. “Non mi aspettavo di saper gestire il mio lavoro e quello degli altri in maniera così efficiente. Nonostante questo però, ho fatto anche cose diverse, davanti a me si aprono diversi ambiti. In ogni caso, ovunque andrò a lavorare in futuro, saprò di poter dire la mia.”
Come conclude Dario, l’esperienza in JE può sicuramente darti delle competenze specifiche che ti aiutano a realizzare la tua ambizione di carriera, ma più di tutte infatti, può insegnarti proprio a lavorare con gli altri, a comunicare, gestire i rapporti con diversi stakeholders e a prendere la mano con la vita e le attività che affrontano tutti i giorni le realtà aziendali.

Speriamo che la storia di Dario sia stata di ispirazione. Ogni mese pubblichiamo altre storie come questa. Continua a seguirci sui nostri profili social e sul nostro blog per scoprirle!

A cura di Redazione
Testo e Grafiche: Isabella Marcosano
Revisione: Elena Simula