UN FILM
DA QUATTRO OSCAR
Avete mai sentito parlare di “A beautiful mind”, il film pluripremiato diretto da Ron Howard? La pellicola è un capolavoro cinematografico della durata di 140 minuti che indaga la mente umana in tutte le sue possibili sfaccettature. Il protagonista John Nash, interpretato da Russel Crowe, è un geniale matematico affetto da schizofrenia: la perfetta metafora di una genialità imperfetta, che permette di riflettere sulla psiche umana sempre in bilico tra razionalità e follia.
Trama
Il film prende avvio raccontando la vita universitaria di John Nash, brillante studente introverso all’Università di Princeton nel 1947. Lì iniziò a distinguersi quando durante una serata in un locale con gli amici, alla vista di una bella ragazza bionda si lanciò nella sfida di elaborare un’idea sui principi matematici riguardanti la competizione che annullasse tutti gli studi precedentemente svolti.
John venne sin da subito riconosciuto da tutti come una grande mente, ricevette l’incarico di insegnare all’Università; si sposò con Alicia, donna dolce e premurosa che sin dall’inizio comprese chi fosse davvero Nash e lo accompagnò nella sua vita, stimolandolo costantemente a non abbandonarsi alla malattia.
Stato mentale, che provoca allucinazioni e false verità che pian piano vengono scardinate da Alicia, la quale svolgerà nella vita del protagonista un ruolo simile a quello che John sarà chiamato a fare in quel periodo: decodificare codici segreti in un periodo delicato come quello della Guerra Fredda tra Usa e Urss.
A chi lo consigliamo?
Il matematico John Forbes Nash, premio Nobel per l’economia nel 1994, è celebre in ambito scientifico per aver perfezionato la “teoria dei giochi”, conosciuto come l’equilibrio di Nash. La sua storia ci viene raccontata dal film A Beautiful Mind, il quale ci prospetta un ottimo punto di riflessione sul ruolo del tempo nella vita umana. JEMORE consiglia questo film a tutti coloro che vogliono scoprire e rivedere il ruolo del tempo sia in ambito personale che nei processi conoscitivi e comunicativi.
Difatti, John Nash nella pellicola ignora il tempo e lo vede, addirittura, come un ostacolo, un fastidio per la sua logica matematica e questo si riflette anche nelle sue relazioni umane. Il personaggio “salta” tutte le convenzioni conoscitive e va sempre dritto al punto, è la sua mente matematica che lo porta ad agire in questo modo ma i rapporti umani esigono del tempo per essere costruiti e non del ragionamento teorico e matematico. La matematica da sempre e solo una verità, i rapporti umani aprono diversi scenari anche di insicurezza.
La nostra riflessione
La fama di questo successo cinematografico precede positivamente quello che JEMORE potrebbe consigliare ma è importante evidenziare come questo film scuota le menti e dia tanti spunti di riflessione. A Beautiful Mind è un incalzante viaggio nella mente speciale di un genio con le sue debolezze, capace di ingannarci e ci stupirci. Ciò che colpisce del film è proprio il sorprendente realismo con cui si racconta una storia drammatica ma non artefatta, non c’è da stupirsi infatti che sia tratto da una storia vera. È una pellicola colma di sentimenti, allucinazioni, e nuove scoperte; e merita di essere guardata.
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A cura di Redazione
Testo: Beatrice Di Stefano
Revisione: Isabella Marcosano
Grafiche: Isabella Marcosano